Io vivo in gratitudine. E tu?

Caro blog,
rieccoci qui, abbiamo tante cose da raccontarti…  Per esempio, sai che abbiamo scoperto che le parole possono costare parecchio, quindi non vanno sprecate, e che anche solo tre parole possono comunicare molto?

Partendo dall’albo “La grande fabbrica delle parole”, abbiamo provato a scrivere una poesia servendoci solo di ‘ciliegia’, ‘polvere’ e ‘seggiola’. Non è stato facile, ma alla fine siamo riusciti ad associare queste parole a delle immagini non scontate. La ciliegia è una perla rossa oppure un semaforo o una caramella. La seggiola, nella nostra fantasia, è diventata un attivatore di pensieri…

Questa è stata solo l’ultima di una serie di poesie. Prima, partendo dal modello delle prof, avevamo composto ”Io vivo in gratitudine”,  che ci è piaciuta molto perché ci abbiamo messo dentro tutto quello che ci sta a cuore:  la famiglia, gli amici, gli animali etc…

Se vi state chiedendo a che cosa serve la poesia vi diciamo che è un modo per esprimere i nostri sentimenti e per emozionarci.
Per fare una poesia si possono usare similitudini, metafore, rime, onomatopee etc. ed è importante ricordare qualche verso a memoria. Come, per es., l’incipit di “Se questo è un uomo” di Primo Levi.

Melania, Beatrice, Daniele, Greta e Veronica, 1^A

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *