Consigli di lettura 3 / I segreti di Acquamorta

La storia parla di quattro ragazzini di 12 anni, Edoardo, Nadia, Liaqat e Rachele che vogliono scoprire il mistero della morte del loro amico Orfeo con l’aiuto del maestro Leone e di alcune visioni che tutti e quattro hanno mandate da Orfeo stesso. Questa, in sintesi, è la trama del thriller di Fabio Geda e Marco Magnone, “I delitti di Acquamorta”…

Mi sono stupita per l’inizio del romanzo: non mi aspettavo di vedere la morte di una famiglia di animali proprio nel primo capitolo, non sono sicura dello scopo di questo dettaglio, ma sono sicura che è utile alla storia più avanti…

Non capisco perché l’autore abbia aggiunto Cloro e Chupachups, trovo che siano dei personaggi senza uno scopo specifico, che non contribuiscono alla trama in alcun modo essendo più un ostacolo minore e non necessario per Liaqat, che non riesce a stare con loro e i suoi altri amici allo stesso tempo senza che litighino.

Secondo me il titolo del libro è troppo scontato, invece che il nome del luogo in cui è successo il delitto, al posto dell’autore avrei messo un nome che c’entra con il mistero, come un indizio che ti fa capire il motivo del titolo solo una volta che lo hai letto nel libro stesso.

Ho notato che l’autore tende a mettere in poche occasioni il nome di Orfeo, che penso vada menzionato più spesso considerando che è la sua morte quella di cui Nadia, Liaqat, Edoardo e Rachele stanno scoprendo i segreti.

Mi sono commossa per la morte di Merlino, è stata inaspettata e triste, ma anche simile a quella della famiglia di cinghiali morti nel bosco, penso che questo è un dettaglio che va tenuto a mente mentre si legge, credo anche che la persona che ha messo la sostanze tossiche nel fiume da dove hanno bevuto i cinghiali e Merlino abbia un piano e forse c’entra con la scomparsa e morte di Francesca Cavenago e che vuole in un qualche modo nascondere la verità dai ragazzi.

Non credevo che avrei trovato nella storia qualcosa che ricordava la mia vita, invece l’ho trovato quando, qualche settimana f,a sono andata nel bosco e ho scoperto un ruscello identico a quello descritto nel libro, dov’è stato trovato il corpo di Francesca Cavenago, cosa che ha reso più facile immaginare la storia.

A questo proposito, è stato facile ‘vedere’ tutte le scene nella mia testa e la lettura era scorrevole, senza parole che non conoscevo. Gli ho dato un 7,5 perché, anche se la storia è interessante e piena di misteri da risolvere, ci sono alcune cose che mi lasciano perplessa: perché Orfeo continua a mandare ai ragazzi delle visioni con degli indizi invece che rivelare direttamente il mistero che devono risolvere assieme? Come fa Orfeo a mandare le visioni ai ragazzi? E, soprattutto, c’è una spiegazione scientifica per questo fenomeno? Chiedo questo perché mi piace credere nel paranormale e nelle storie dell’orrore con mostri e creature soprannaturali, ma comunque preferisco ricevere una spiegazione plausibile.

Onestamente lo consiglierei a tutti i miei amici, i capitoli sono corti e non troppo sostanziosi rendendo la letture facile e avvincente per chiunque legga il libro, penso che sarebbe anche interessante sentire le loro teorie sulla fine del giallo, della morte di Francesca Cavenago e di Orfeo e delle visioni che arrivano ai ragazzi.

Lucrezia, 2^A

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