Oggi parlerò del libro di Lia Levi intitolato “Una bambina e basta” che racconta di come la piccola Lia, ebrea, e la sua famiglia vivevano durante la Seconda Guerra Mondiale…
Una parte che mi ha commosso è quando la mamma di Lia, alla fine della guerra, fa un discorso alla figlia che vorrebbe tornare a frequentare la scuola ebraica, e conclude dicendole: “Tu non sei ebrea, tu sei una bambina e basta”: qui mi stavano per scendere i lacrimoni!
Penso che il vero tema di questo libro non sia solo parlarci della guerra, ma più che altro farci capire che tra gli uomini e le donne di qualsiasi religione, nazione, colore non c’è bisogno di combattersi o di odiarsi perché davvero siamo tutti uguali, nessuno escluso.
Però in questo libro non c’è solo tragedia, ma anche umorismo, come quando Lia descrive come viveva nel convento in cui i suoi genitori la portano per proteggerla, con tutti i bambini piccoli che piangono in continuazione e sono insopportabili.
Questa storia è scorrevole e commovente, sono riuscita a immaginare ogni scena: lo consiglio caldamente; gli ho dato un 8 perché come storia è bella, anche se non è il mio genere preferito.
Emma, 2^A