“Un ponte per Terabithia” è un romanzo per ragazzi scritto da Katherine Peterson e pubblicato nel 1976. Parla di Jesse Aarons, un ragazzino con delle speciali doti artistiche e quattro vivaci sorelle più piccole…
Jesse ha varie responsabilità essendo il figlio più grande, ma ha anche un obiettivo, essere il più veloce della V nelle gare organizzate tutti i giorni a scuola. Una mattina come tutte va ad allenarsi nel giardino di casa sua e incontra Leslie Burke, una ragazzina intelligente e vivace che si è trasferita nella vecchia casa dei Perkins.
Quando Jesse torna a scuola, convinto di essere il più veloce della classe, viene battuto da Leslie; all’inizio non sembra molto interessato a diventare amico della nuova arrivata, ma, con il passare del tempo, diventano mici grazie a un luogo nel bosco raggiungibile con una corda appesa a un albero: lo chiamano “Terabithia” e dal quel momento è il loro regno segreto, di cui solo loro sono a conoscenza…
Consiglio questo romanzo a chi cerca la storia di un’amicizia tra due ragazzi che hanno (circa) la nostra età: è stato piacevole leggerlo, la lettura era scorrevole e non c’erano parole complicate o sconosciute.
La parte che mi ha colpito di più del libro è stato il finale (che non voglio rivelare): era inaspettato, soprattutto per un libro così, e mi ritrovo spesso a pensare cosa abbia fatto Jesse dopo i fatti accaduti.
Un’altra cosa che mi è piaciuta del libro sono i personaggi, tutti particolari e speciali a loro modo, e mi piacerebbe saperne di più su May Belle e le altre sorelle di Jesse, che mi sembra siano state un po’ trascurate.
Una cosa che però non ho trovato è il punto di vista di qualcun altro: per esempio mi sarebbe piaciuto seguire una parte della storia dal punto di vista di Leslie, di Janice o anche di una delle sorelle di Jesse come Joyce Ann.
Lucrezia, 2^A
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