La classe dei banchi vuoti

Si parla tanto di mafia e delle sue vittime (il 21 marzo è stata appunto la Giornata contro le mafie…), ma quasi mai dei bambini uccisi per mano delle organizzazioni criminali. Noi di 3^A abbiamo affrontato questo argomento con la prof di italiano…

Ad esempio abbiamo parlato di Annalisa, una ragazza spigliata di 14 anni, che scriveva tutti i suoi pensieri sul suo diario segreto e purtroppo aveva capito che il nostro mondo era ingiusto. Una sera, mentre parlava con le sue cugine in giardino, arrivarono due motorini con a bordo dei ragazzi che iniziarono a sparare per colpire un giovane esponente della camorra, ma alla fine uccisero anche Annalisa.

Purtroppo non è stato un caso isolato: Domenico, 11 anni, anche lui ucciso in un agguato, colpito da un proiettile destinato ad un affiliato alla ‘ndrangheta. Oppure Simonetta, uccisa mentre era in macchina col padre, vero bersaglio dei sicari. O Giuseppe, 12 anni, testimone involontario di un omicidio e dunque ammazzato…

Dopo aver letto le storie dei bambini tratte dal libro “La classe dei banchi vuoti” di don Luigi Ciotti, a gruppi abbiamo disegnato e ritagliato le loro sagome e abbiamo presentato il ‘nostro’ bambino ai compagni: sul banco abbiamo messo un oggetto che ci sembrava appropriato da regalargli (per esempio ad Annalisa io e il mio gruppo abbiamo regalato un diario segreto).

E’ stata molto bella questa attività, ma soprattutto ci ha fatto riflettere: ci auguriamo che queste cose drammatiche non accadano mai più.

Emma, 3^A

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