Le prime in gita ad Aosta

Entusiasmo che sprizzava da tutti i pori: così si può riassumere la visita delle classi prime ad Aosta e al castello di Fénis. Ecco a caldo il resoconto della gita, una specie di guida di viaggio per i futuri visitatori…

“Mi è rimasto impresso il camino gigantesco che aveva due funzioni, cucinare e scaldare; la camera del proprietario aveva un letto che sembrava comodo e soffice… non perdetevi queste sale!” (Alex)

“Sembrava che il castello mi invitasse a entrare, talmente era bello, con le sue mura in sasso. Mi hanno colpito le torrette quadrate e arrotondate…”(Alice)

“Il castello era bellissimo, i camini sembravano dei tunnel tanto erano alti!” (Leo)

“Passeggiando per il chiostro di Sant’Orso la guida ci ha illustrato il portico e la varietà delle sue colonne, sulle quali erano scolpite figure mitologiche o religiose” (Lorenzo)

“Il castello sull’altura era ben visibile. Salendo immaginavo che su quelle torrette ci fossero i soldati medievali: i miei occhi facevano un viaggio nel tempo, immaginavo i nemici che cercavano l’entrata e i soldati pronti a difenderla…” (Isa)

“All’ingresso c’era il castello in miniatura; mi ha colpito  il camino grande con in cima un’apertura per spingere in su il fumo e farlo uscire” (Emma)

“Il camino del castello sembrava una piramide e se immaginavo i calderoni a bollirci sopra mi veniva l’acquolina!” (Giordano)

Sembrava un castello da film, aveva quel fascino speciale delle cose antiche…” (Ludo)

“Fénis assomigliava ai castelli dei cartoni animati. Mi ha colpito la stanza da letto con il letto a baldacchino che non aveva il materasso, ma un’imbottitura di foglie e paglia. La guida ci ha spiegato che gli uomini di quell’epoca non dormivano sdraiati come noi perché era la posizione del morto e avevano paura di essere portati via nel sonno…” (Angelica)

“La cosa più bella è stata la galleria sotterranea con i suoi portici che sembravano infiniti…” (Manu)

“Mi è rimasta la galleria del telefono piena di foto, l’Arco di Augusto, i criptoportici…” (Lia)

“Il castello è il luogo più bello di Aosta che abbiamo visto…” (Kyryl)

“l castello era proprio come me lo immaginavo, anche se non c’erano molte sale, ma tutte avevano un caminetto…  e meno male, perché alcune stanze erano enormi e faceva molto freddo!” (Nataliia)

Insomma, come dice Diletta, “E’ stata un’avventura!”.

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