Una premiazione emozionante

Anche quest’anno è arrivato il momento tanto atteso della premiazione del concorso letterario “Salviamo la montagna”, che si è tenuta sabato 18 novembre a Cavergno, in Val Bavona. Ecco il racconto di tre emozionatissime vincitrici della scuola Testore, Sara, Chiara e Beatrice…

Il giorno del “grande annuncio” è iniziato tranquillamente, ognuna di noi nella propria classe a fare le materie previste. Quel dì venivano pure le scuole superiori a parlare del loro istituto, quindi era anche meno impegnativo.

Prima di andare nell’aula audiovisivi, però, il professor Termignone ci ha fermate una per una e ci ha detto che, al primo piano davanti alla macchinetta del caffè, ci doveva parlare. Questa cosa ci ha un po’ spaventate, ma pian piano la paura se n’è andata via.

Alla fine dell’incontro sono andata nel luogo prestabilito e, insieme alla mia compagna Beatrice e a Concetta, abbiamo fatto una lezione di yoga per placare l’ansia che avevamo dentro…

Dopo cinque minuti circa il prof è arrivato e anche Sara, sollecitata da Beatrice. «La Preside vi deve dire una cosa», ci ha svelato il suo vice. Noi siamo sbiancate e ci siamo dirette barcollando davanti all’ufficio della Dirigente scolastica. Dopo un po’ d’asfissiante attesa, il prof ci ha condotte in infermeria, annunciandoci la bellissima notizia: avevamo vinto il concorso letterario “Salviamo la Montagna”!

Il 18 novembre eravamo tutt’e tre davanti alla sala multiuso di Cavergno, pronte per essere premiate. Siamo entrate e ci siamo sedute di fianco ai nostri parenti lì presenti. Quasi tremavamo per l’emozione e non vedevamo l’ora di sapere come si sarebbe svolta la faccenda…

La prima ad essere chiamata è stata Beatrice, con il suo bellissimo racconto ambientato a Malesco. S’è seduta davanti ai giudici insieme ad altri ragazzi, hanno letto i racconti e li hanno premiati. Poi è stato il turno mio e di Sara.

Io (Chiara) ero abbastanza agitata, tanto da non accorgermi di dove stavo andando e quasi da cadere di faccia su mia nonna…

Io e Sara ci siamo sedute vicine e hanno fatto la stessa procedura. Il mio racconto era un po’ troppo lungo e quindi hanno eliminato la parte (che secondo me era la migliore) sullo yogurt. Siamo state premiate e siamo ritornate al nostro posto. L’agitazione era svanita e aveva lasciato spazio a un’immensa soddisfazione.

Con il sorriso, abbiamo concluso la serata.

Beatrice (3^A), Sara (3^B) e Chiara (3^C)

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