Una giornata perfetta

Ciuf ciuf, si parte. Finalmente in gita: eravamo emozionatissimi. Ma andiamo con ordine: pronti a sentire che cosa si è portata a casa la 1^A da questa esperienza?

Caro blog,
Domodossola è bellissima, soprattutto i musei civici di palazzo San Francesco: è questo il parere di Leo, che ha apprezzato soprattutto gli animali impagliati e i palchi di un cervo maestoso che sembrava quasi vivo…

D’accordo con lui Alice: “Il museo era bellissimo e gli animali imbalsamati sembravano veri. Durante il laboratorio abbiamo provato a riprodurre dei quadri, ma non sono usciti dei capolavori 😉 “.

Anche Angel è stato affascinato dal museo di Scienze naturali e ha scattato un sacco di foto. “Da questa gita – dice – ho imparato che ogni cosa ha il suo valore, specialmente la storia e la biodiversità. A casa mi sono portato il ricordo di una giornata indimenticabile passata con i miei amici”.

Per Quirino è stato uno dei giorni più belli dell’anno: “A Domo siamo andati a visitare i resti delle antiche mura e delle torrette. Ma la parte più bella della gita sono stati gli animali tassodermizzati del museo”.

“Anche i minerali al museo erano spettacolari, mi hanno fatto restare a bocca aperta”, aggiunge Jacopo, che ha molto apprezzato anche i canti sul treno tutti insieme…

Dopo la mattina al museo, la salita al monte Calvario. “Una fatica terribile –  ammette Emma – ma ho adorato l’arrivo, mangiare e giocare con i prof. E le risate: ho scoperto che per vedere la parte più bella delle cose bisogna faticare, sudare e mai arrendersi”.

D’accordo con lei Francesco: “Sì, proprio in paradiso: rocce, chiese, prati, fontane e resti di antiche mura… La vista sulla città era così bella che non si trovano nemmeno le parole per descriverla. Nella chiesa principale del Calvario, dove abitò il beato Antonio Rosmini, c’è un organo con sopra statue di angeli musicisti: non riesco neppure a immaginare che stupendi concerti siano stati organizzati in questa cornice!”.

“La salita al Calvario – fa eco Lucrezia – sembrava infinita, ma con l’aiuto delle mie amiche (e di una bevanda energetica) sono riuscita ad arrivare in cima… Quando mi sono guardata intorno ho visto qualcosa di inaspettato: sembrava di essere tornati nel passato… torri, resti di antiche mura, per non parlare del paesaggio, splendido! Ho imparato che non importa quanto dura sia la salita, qualcuno ti aiuterà e ce la farai”.

Viola, la sera, non sentiva più le gambe e Sofia, dal caldo che faceva, afferma che si sudava come nel deserto del Sahara!

Anche altri compagni hanno un po’ patito la ‘scalata’. “Per una ragazza di Vigezzo – scherza Micol – non dovrebbe essere una salita così faticosa, eppure… Ma una volta lassù era tutto verde, con alberi e fiori… C’era chi giocava a Uno e chi si è isolato, come la sottoscritta, e con le amiche ha costituito  il Club dei trifogli, dedicato a chi stava in silenzio… quella sensazione che in classe non esiste, insomma!”.

“Nel viaggio di ritorno abbiamo cantato e giocato tutti insieme: è stato veramente bellissimo!”,  ricorda Sharon.

“E’ stata una bellissima passeggiata in compagnia”,  aggiunge Linda. “E abbiamo fatto anche la foto ricordo!”, dice Valentina. “E mangiato il gelato!”, precisa Serena.

“Guardate quante cose imparate in un solo giorno!”, afferma Alessandro. E’ stata una gita stupenda – conclude Alice – speriamo di farne un’altra così anche l’anno prossimo!”.

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