Il Dantedì della 1^B

C’è chi di noi non ha dormito, chi ha guardato per sicurezza sotto al letto, chi ha viaggiato con la mente assieme al Sommo Poeta della Divina Commedia… Ecco a voi il Dantedì della 1^B!

Caro Dante, contro la Divina Commedia non ho niente è solo che tutti i tuoi mostri mi vengono in mente: Caronte sotto al mio letto me lo son ritrovata, Lucifero mi sono sognata, Minosse mi cingeva i piedi, una sberla a Cerbero per toglierlo dal cuscino io gli diedi, Pluto e le furie mi ronzano nell’orecchio parole incomprensibili. (Sophie)

Nel mezzo di cammin di nostra vita la voglia di studiare fu smarrita finché questo caldo infernale si fermò grazie a un temporale. (Alessia e Sophie)

Quando sui social mettono #friendsday tu Dante ti rendi conto di aver messo tutti i potenti della Terra all’Inferno aggiungendo pure Virgilio, e di non poter taggare nessuno sotto ai post! (Alessia)

Nel bel mezzo del cammin di nostra vita ci hai fatto capire che per arrivare al bello si deve prima passare dal brutto perché nessuno nel mondo fa sempre il giusto. (Nives)

700 ma ne dimostri 30; hai dovuto affrontare 10 mostri, ma io mi chiedo perché i tuoi amici li hai messi all’Inferno? Avranno fatto qualcosa di sbagliato? Ma – a pensarci – tutti fanno cose sbagliate. (Alessandro)

Dante tu sei tra di noi ancora nel 2021, ma chi ti dice che gli eroi dell’epoca ti amavano? Ulisse l’hai messo all’Inferno solo per aver avuto l’idea di aver vinto una guerra anche se con un piccolo inganno. Virgilio ti ha accompagnato fino alla fine del Purgatorio, lo hai così ammirato, ma in un limbo dell’inferno l’hai lasciato, solo perché non battezzato. (Vassili)

Con il tuo italiano hai previsto il futuro, hai usato un volgare antico che in realtà è attuale. Dante l’uomo della lingua italiana. Dopo 700 anni ti ricordiamo come se fossi morto l’altro ieri perché la tua Commedia è diventata Divina, chissà se te l’aspettavi così tanta fama! (Cedric)

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura: così il 25 marzo hai iniziato con Virgilio il tuo viaggio nella Divina Commedia, e così ci hai portato a conoscere eroi e mostri spaventosi. Padre della lingua italiana oggi ti festeggiamo e ricordiamo che il sentiero per il Paradiso inizia dall’Inferno. (Stefania)

Dante, i tuoi mostri ormai sono nella mia mente. Potresti essere uno scrittore di film horror! I tuoi canti dell’Inferno sembrano melodia, i tuoi cerchi simpatia! Tu hai fatto un viaggio con la mente, ma non solo tu, anche io. (Denis)

Dante sei spaventoso.
I TUOI MOSTRI sono mostruosi,
IL TUO INFERNO è infernale e anche adesso che noi continuiamo a leggere il tuo racconto
QUANTO CI SPAVENTI, sei spaventoso! (Nicole)

700 anni e dimostrarne 20. Certo non eri un santo, ma con le parole ci sapevi fare. Usando una lingua “volgare” ci hai regalo luoghi e immagini introvabili in qualsiasi agenzia di viaggi. Le pene che hai pensato per i peccatori dell’Inferno superano di gran lunga i migliori film dell’orrore. (Tommaso)

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