A riveder le stelle

Nel giorno di San Valentino siamo stati a Domodossola per assistere alla proiezione di un docu-film girato nel parco nazionale della Val Grande: ecco le nostre impressioni a caldo all’uscita dal cinema…

“A riveder le stelle” mi è piaciuto soprattutto per le immagini, i video e i paesaggi presenti nel documentario, ma anche per le riflessioni personali che condividevano gli escursionisti per farsi conoscere dai compagni di viaggio, visto che non si erano mai visti prima.

Non mi è piaciuto, invece, che la pellicola fosse più un documentario che una storia, che però, in fondo in fondo, c’è, ossia quella di Cristina, ma non si capiva bene che cosa c’entrasse con il viaggio in Val Grande e l’incontro fra i personaggi.

Il messaggio che vuole dare questo film, secondo me, è che si può vivere anche senza tecnologia, lontano dalla città… Certamente ci sono pro e contro nel vivere lontano dalla “civiltà”, però è pur sempre un’esperienza che tutti, almeno per poco, dovrebbero provare.

Aurora, 3A

Mi ha colpito questo gruppo di persone che si avventurano per le montagne a scoprire nuovi luoghi: staranno sette giorni immersi nella natura senza avere cellulari o internet a disposizione, ma si accorgeranno che alla fine si può sopravvivere tranquillamente anche senza questi aggeggi.

Questo film mi ha soddisfatta, mi ha aperto gli occhi e mi ha convinta a diminuire le 4 oreal giorno in cui uso il telefono ad almeno la metà del tempo. Anche se, in realtà, più che un film è stato un documentario dove i protagonisti hanno avuto occasione di conoscersi.

Lo consiglio molto agli amanti della montagna, ma anche a chi, come me, dovrebbe staccare più spesso gli occhi dal telefono.

Matilda, 3A

L’ho trovato un film molto bello! A me ha insegnato che ci si può sentire bene anche senza un cellulare tra le mani e anche senza troppe comodità. Mi è piaciuta la parte dove si diceva che noi siamo consapevoli del mondo che lasciamo agli altri, ed è proprio così perché  sappiamo bene a cosa andiamo incontro e se non facciamo qualcosa non possiamo poi lamentarci degli effetti negativi, perché siamo stati avvertiti.

Il film alterna parti del viaggio allo spezzone che racconta la vita di una donna. Cosa vuole dirci questa storia? Che solo quando si è veramente in pericolo si inizia a cambiare; quando non ci sono sintomi tutto va bene, poi, quando si è al limite, spinti dalla paura tutti agiscono. Così sta succedendo alla Terra: solo quando saremo senza via di uscita faremo qualcosa.

Film molto bello e che mi ha fatto molto riflette. Lo consiglio a tutti!

Alessia, 3A

Questo film mi è piaciuto molto, mi ha fatto scoprire le bellezze della Val Grande, uno dei quei pochi posti che non è inquinato, dove puoi respirare aria davvero pulita. Mi ha fatto vedere il coraggio di quegli uomini e donne che hanno abbandonato tutto per una settimana per immergersi nella natura.

Ma mi ha fatto anche capire quello che l’uomo sta facendo alla Terra. Mentre guardavo il film mi sono fatta alcune domande del tipo: usciremo vivi da tutto ciò? Riusciremo a cambiare le cose prima che diventino tragiche? Ho fatto anche molte riflessioni, come per esempio: potrei aiutare in qualche modo il mondo a cambiare? E la risposta è sì, tutti possiamo fare molto di più.

Celeste, 3A

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