Una poesia… che non si butta!

Caro Blog,
Oggi ti voglio raccontare di una attività svolta in classe qualche giorno fa con la prof di italiano… Non so se lo sai, ma in questi ultimi giorni, nelle ore di antologia, ci siamo dedicati alla scrittura di poesie (es: poesie di cucina, poesie sulla natura, degli haiku …) quindi, a questo punto noi ragazzi di 1^C potevamo aspettarci di tutto!

Aprendo il calendario dell’Avvento (per chi non lo sapesse, queste poesie sono tutte attività del calendario), abbiamo trovato un bigliettino con scritto “POESIA COMPOSTABILE” … Tutti noi ci siamo chiesti: cosa sarà mai questa poesia? Poi la prof cominciò a spiegarci cosa fosse…

E’ un tipo di poesia che viene scritto su qualcosa che andrebbe “buttato”, tipo una buccia di banana, un vecchio giornale, sulla crosta del formaggio (ma nessuno l’ha fatta sulla crosta per fortuna!), sulla buccia del mandarino, una foglia, eccetera … poi la prof ci lesse alcune poesie compostabili fatte da grandi poeti, e quando finì, ci disse: “Adesso, per venerdì dovrete farne una voi…”.

Noi non eravamo spaventati, ma solo a corto di idee (almeno, io ero a corto di idee, poi magari qualcuno aveva le idee chiare, ma io non ce le avevo).
Arrivò venerdì e tutti avevano con sé la propria poesia: la maggior parte di noi l’aveva scritta su bucce di mandarino o su giornali…

Alla fine tutto andò bene. Questa attività ci ha insegnato a non buttare subito le cose, ma di pensare come poterle riutilizzare!

Per oggi è tutto… al prossimo post!

Chiara, 1^C

Qui sotto potete ammirare tutte le nostre poesie compostabili!

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