Fare il preside? Un bel modo per aiutare gli altri

“Quando avevo la vostra età mi affascinavano tre lavori: il giornalista, l’insegnante e il medico; tutte e tre professioni in cui si aiutano gli altri”. A confidarlo è Claudio Chiodini, dirigente dell’Istituto Andrea Testore, durante l’intervista che noi della 3B gli abbiamo fatto poche settimane fa. Nell’incontro, oltre ai lavori dei suoi sogni, sono emersi i ricordi, le esperienze, i rapporti con prof e studenti, i progetti sulla scuola e molto altro. Per saperne di più non perdete tempo e andate a leggere l’intervista integrale!

1. È contento della scuola che dirige? Del suo lavoro? Dei risultati ottenuti?
Sono molto contento della scuola media, perché vedo che, in generale, c’è un buon clima tra voi studenti e tra insegnanti e alunni; inoltre i docenti vi ‘guardano in faccia’ e vi considerano, e voi vi fidate di loro: questo aiuta a stare bene a scuola”.

2. Da quanti anni dirige questa scuola?
Da ben 19 anni!”.

3. Come mai ha deciso di fare il preside? È difficile?
Me lo sono chiesto tante volte… In realtà ho iniziato la mia carriera scolastica come insegnante di lettere; solo in seguito – inizialmente per curiosità – ho scelto di diventare dirigente. Più che difficile direi complicato perché, se da un lato l’uso della tecnologia ha agevolato il lavoro, oggi tutto va molto veloce e bisogna aggiornarsi. Poi bisogna sempre tenere viva la relazione tra le persone, che ritengo fondamentale, e gestirne la complessità”.

4. Noi siamo di fronte a una scelta importante in questi giorni: lei che lavoro sognava di fare alla nostra età?
Ho frequentato il liceo classico poiché ero attratto dalle materie umanistiche, ma anche perché in matematica non ero particolarmente portato, tanto che la mia professoressa mi aveva soprannominato… mollusco invertebrato! E avevo ipotizzato di fare il giornalista, il medico o l’insegnante, tutte professioni che servono ad aiutare gli altri”.

5. Pensa di aprire il registro elettronico alle famiglie?
Sì, ma gradualmente, dal momento che per poterlo usare in tutte le sue funzioni bisognerebbe prima conoscerlo in modo approfondito e saperlo controllare in modo adeguato, nel rispetto della privacy”.

6. Che cosa vorrebbe migliorare di questa scuola?
La lista della spesa è lunga! C’è un progetto, già approvato dai Comuni, per l’imbiancatura delle pareti, la sostituzione di porte e finestre… Vorrei inoltre sistemare gli spogliatoi, mettere armadietti con i lucchetti, ma anche migliorare la partecipazione e la collaborazione da parte delle famiglie alla vita della scuola”.

7. Cosa ne pensa del viaggio-studio delle classi terze in Inghilterra?
E’ una gran bella opportunità; inizialmente avevo qualche perplessità sul fatto che avreste dormito in famiglia anziché in un hotel, ma dopotutto voi ragazzi dovete anche imparare a cavarvela da soli e crescere come persone, quindi mi sono convinto che sarebbe stata un’esperienza arricchente. Spero che le famiglie ospitanti vi abbiano fatto i complimenti!”.

8. Le piacerebbe una scuola in cui tutti gli alunni usano tablet e libri elettronici?
Ammetto di amare ancora l’odore della carta, i libri di carta e le penne a stilo… Se gli strumenti tecnologici migliorassero l’apprendimento, allora sì”.

9. Quale ricordo le rimarrà più impresso di questa scuola?
Che botta di nostalgia mi fate venire! Devo dire che ogni esperienza fatta (uscite didattiche, feste, giornate sulla neve …) ha portato sempre qualcosa di nuovo e di indimenticabile, ma un momento indelebile sono stati gli esami di terza media dell’anno scorso di un vostro compagno disabile: nonostante le sue difficoltà, ha saputo tirare fuori il meglio di sé, mettendoci così tanta passione e impegno da commuovere gli insegnanti. Vedere la sua grande forza di volontà ha reso quel giorno per me incancellabile…”.

10. Potrebbe la nostra scuola mettere i pannelli solari sul tetto visto che crediamo molto nell’ecologia?
E’ l’Unione montana che si occupa di questi aspetti tecnici, ma non credo che al momento la scelta vada in questa direzione…”.

11. Ci piacerebbe usare diversi strumenti musicali: sarebbe possibile?
Certo, abbiamo già a disposizione diversi strumenti, ma si potrebbe sempre pensare nel tempo di acquistarne altri, a patto di usarli davvero perché sono costosi”.

12. Vorremmo proporle anche un’attività sugli animali alla festa della scuola per sensibilizzare la gente contro l’abbandono: che ne pensa?
E’ una bella idea e la condivido appieno, anche se a volte si parla di rispetto nei confronti degli animali e poi non c’è verso i propri simili…“.

13. Potremmo un giorno caricare noi direttamente le notizie sul blog?
La vedo un po’ difficile, perché ci vuole un adulto responsabile per conto della scuola che controlli tutto ciò che si posta. Aggiungo che apprezzo molto il lavoro che state svolgendo e vi considero un po’ degli apripista per le classi future. Dovete crederci e andare avanti!”.

L’intervista è finita. Grazie di cuore, signor preside, per il suo tempo e la pazienza. E BUON LAVORO DA TUTTI NOI,

la 3B

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