Una mattinata particolare

Il 15 novembre non è stata una giornata di scuola come le altre: abbiamo preso la Vigezzina e siamo andati a Domodossola per vedere la mostra  “Il gran teatro della luce”, allestita a Palazzo San Francesco. Ecco come l’abbiamo vissuta noi di 1^C…

Tanto per cominciare, in treno abbiamo potuto ammirare i colori autunnali della natura e le bellissime montagne, oltre che chiacchierare, giocare all’impiccato, a tris e a farci indovinelli sui calciatori…

Una volta al palazzo, che anticamente era una chiesa, la nostra guida ci ha illustrato 35 quadri, che andavano dal ‘400 fino al 1800. Le opere pittoriche più interessanti sono state  “Il bacio materno” (che da lontano la luce rendeva ancor più bello…), “Le lavandaie” di Carlo Fornara e “Amore e Psiche” che rappresenta Psiche che è intenta a vedere Amore per la prima volta, prima di fargli cadere una goccia d’olio sul corpo e farlo volare via… Era presente anche un dipinto del pittore Tiziano intitolato “Morte e deposizione di Gesù”. Tra i quadri, alcuni molto preziosi, ci ha colpito anche quello della donna che raccoglieva i cavoli. Per non parlare di quello di Renoir con tutti i suoi colori giallo, arancione, verde e blu, o quell’altro, gigante,”Il sipario sulla via Briona”…

Purtroppo, dopo circa un’ora, siamo dovuti uscire e lasciare il posto alla 2^A. Mentre l’altra classe era dentro a visitare la mostra, noi siamo andati a fare una passeggiata per Domodossola e abbiamo visto via Briona, Piazza Mercato, il centro storico con le mura medievali e una torretta, ancora intatta; la Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio con il quadro di Tanzio da Varallo che rappresenta San Carlo che dà la comunione agli appestati; il municipio, il Teatro Galletti e, infine, il grande cedro monumentale del Libano.

Subito dopo siamo andati a vedere la fontana con due beccucci: si dice che da una parte esca acqua naturale e dall’altra frizzante, ma chissà se è vero…

In questo tour abbiamo avuto una guida di eccellenza, il prof Avizzano, che ci ha spiegato che le mura servivano a difendersi dalle popolazioni svizzere che attaccavano Domodossola e che erano di forma pentagonale.

Abbiamo visto cose che non avevamo mai visto prima: fa niente se non siamo riusciti a mangiare la pizza… 😉

E’ stata una splendida gita in cui compagnia in cui abbiamo imparato ad apprezzare l’arte, soprattutto quella più antica.

La 1^C

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