"L'UOMO E LE ALPI NELL'ANTICHITA'"

 

Tratto da un pannello della mostra "Armi di Cristallo" - Parco Veglia-Devero

Nell’antichità l’uomo riteneva le Alpi una barriera insormontabile. Cercò di aggirarle, ma non pensò mai di abitarle. I Romani ritenevano le Alpi un ostacolo. I primi abitanti furono i discendenti di antiche tribù che per scappare dai popoli più forti si abituarono a convivere con quelle dure terre.Occuparono le basse vallate o le pendici affacciate al fondovalle: territori esposti al sole, riparati dalle insidie degli uomini e dalle piene dei fiumi. In queste zone dissodarono la terra e la coltivarono. Le valli superiori rimasero per lungo tempo disabitate o utilizzate ad esclusivo pascolo estivo.  Le prime popolazioni che vissero a queste quote erano composte da uomini arditi che si erano spinti fin lassù per sfruttare le miniere, cercare i cristalli o praticare la caccia.  Gli scavi archeologici hanno svelato numerose tracce umane sugli itinerari di attraversamento delle Alpi.

Due sono stati i fattori che hanno contribuito all'insediamento di audaci uomini sulle Alpi: il clima ed un grande risveglio religioso.