Istituto Comprensivo "Andrea Testore" - S. Maria Maggiore (VB)

 

I VERTEBRATI: rettili, anfibi, pesci

I Rettili

Continuiamo a parlare di Vertebrati prendendo in considerazione via via quelli meno evoluti: siamo alla classe dei Rettili da un gruppo dei quali si originarono gli Uccelli e da un altro i Mammiferi.

Teresio Valsesia, nel suo testo, dedica un paragrafo alla vipera e un intero capitolo intitolato : “I rettili della fantasia e della paura” alle leggende che intorno a “rettili mostruosi” si sono diffuse: si parla ad esempio del “bazalesch” (il basilisco) e del “ghezz” (il ramarro) che nella nostra “mitologia vigezzina” occupa decisamente un posto di rilievo. Dalla viva voce dell’autore del libro abbiamo sentito raccontare della “vipera blù”, la cui presenza gli era stata segnalata da un alpigiano della Valle del Basso, e del rettile che aveva morsicato un bambino nella culla all’alpe Cavrì, provocandone il successivo abbandono.

Le vipere sono presenti in tutta l’area della Val Grande e nei dintorni e ad esse bisogna porre attenzione durante le escursioni; la prudenza è generalmente sufficiente per evitare le morsicature perché questi animali fuggono sempre appena avvertono la presenza di un pericolo. Le specie presenti in Val Grande sono due: l’Aspide e il Marasso o Vipera berus. Frequente è la varietà melanica, quella conosciuta come vipera nera che, grazie alla sua colorazione, riesce a mimetizzarsi bene nel buiLucertolao del bosco e nei fitti cespugli dei rododendri. Sono presenti anche serpenti non velenosi dal corpo e la coda lunghi e dal collo largo rispetto a quelli della vipera: la Biscia d’acqua e il Biacco, quello che in dialetto è chiamato “milordo”, sono fra questi. Comuni rappresentanti dei Rettili sono l’Orbettino e la Lucertola. ^ (su)

 

 

Gli Anfibi

Rana temporariaTra gli Anfibi sono presenti la Rana e il Rospo, appartenenti all’ordine degli Anuri (privi di coda), che trovano il loro habitat lungo i corsi d’acqua perchè gli spazi per i laghetti sono decisamente ridotti. La Salamandra, fra gli Urodeli (provvisti di coda), si fa notare lungo i sentieri della Val Grande, più facilmente dopo piogge abbondanti, per la sua vistosa colorazione giallo-nera. Alcune decine di anni fa è stato segnalato sull’itinerario che da Trontano porta alla Colma di Basagrana il Tritone alpestre, nero con il caratteristico ventre arancione vivo e la cresta dorsale nera e gialla. Vive negli stagni freddi privi di vegetazione ma anche nei fiumi a lento corso e non si allontana mai da questi. Le sue larve nuotanti spesso non raggiungono l’aspetto adulto sebbene siano già sessualmente mature e possono riprodursi mentre hanno ancora una forma larvale: è uno strano fenomeno, diffuso fra gli Urodeli, noto come neotenia. ^ (su

I Pesci

TrotaLa Val Grande è giustamente rinomata per le Trote; esse popolano il fiume San Bernardino e i suoi affluenti: sono abbondanti nel Rio Val Grande, in quello di Val Gabbio e di Valle Rossa. Spesso sono esemplari adorni di macchie nere e rosse che, con un termine popolare, sono indicate come “trote fario”. ^ (su)